Portami con te
Sin dalla nascita, Lelia è impegnata in progetti di sviluppo in Kerala, India del Sud, collaborando in particolare con l’associazione Sebastian Indian Social Project. La SISP opera nella regione indiana dal 1996, dove sta sviluppando un programma multisettoriale rivolto ai più deboli. Dal 2003, grazie all’aiuto dei nostri sostenitori, cooperiamo con la SISP per sviluppare numerosi progetti per la comunità locale con particolare attenzione per bambini e donne.Grazie alla sua raccolta fondi e ad alcuni finanziamenti (Comune e Provincia di Lodi, Fondazione San Zeno, Associazione Aiutare i Bambini), Lelia ha contribuito alla costruzione della scuola e del centro di formazione e produzione artigiana (produzione di oggetti in carta, stoffa e cocco, corso di programmatore informatico). Inoltre sta sostenendo mensilmente gli altri progetti sociali grazie ad un finanziamento di 1.000/mese
Attori del progetto
La controparte locale è la Sebastian India Social Project (SISP), operante nell’area sin dal 1997, anno della sua costituzione. Grazie alla collaborazione con LELIA ha potuto dal 2003 migliorare le sue attività e aumentare il numero dei beneficiari. Oggi propone i seguenti progetti:- Programma di prima assistenza per 250 famiglie in condizioni di povertà assoluta
- Programma micro-credito: 33 micro-cooperative di donne (circa 600 donne) sono state formate e tutt’ora assistite dalla SISP
- Circa 50 ragazzi che hanno lasciato la scuola partecipano oggi ad un programma di recupero scolastico pomeridiano. Vengono raccolti e trasportati alla scuola della SISP grazie ad un pulmino e seguono lezioni giornaliere, ricevono due pasti e assistenza medica
- 20 studenti adulti vengono assistiti insieme ai loro figli che ricevono lezioni pomeridiane e vengono riaccompagnati col nostro pulmino a casa
- Circa 30 “nostri” studenti sono rientrati nelle scuole istituzionali e frequentano il 7mo ed il 10mo anno di scuola; tutti vengono ogni pomeriggio seguiti dal nostro staff di educatrici
- Molti nostri ex-studenti hanno trovato un lavoro migliore e oggi la loro condizione sociale ed economica è migliorata
- Quattro delle nostre studentesse si sono laureate e oggi hanno trovato lavoro con un salario che permetterà a loro e alle loro famiglie di uscire dalla condizione di povertà estrema in cui vertevano
Luogo di intervento
Il progetto si svilupperà in Kerala, una regione del Sud dell’India che si presenta come una striscia di terra affacciata sull'oceano Indiano con una estensione di 38.863 Kmq, una popolazione di 29.098.000 e una densità media di 740 abitanti per chilometro quadrato.Il malayalam è la lingua ufficiale del Kerala. Nello stato si trovano inoltre molte persone parlanti il tamil (rappresentanti forse la più grande comunità tamil al di fuori del Tamil Nadu). La religione più praticata è l'induismo (56,1%), seguono islam (24,7%) e cristianesimo (19%).
L’intervento toccherà due villaggi costieri: Vizhinjam e Amboory. Nonostante il Kerala venga spesso segnalato nei rapporti della UNDP per gli apprezzabili risultati in campo sociologico ed educativo (97% di scolarizzazione, sanità gratuità, re-distribuzione delle terre), resistono, nella zona, sacche di povertà preoccupanti. Sono inoltre stati identificati moltissimi casi che dimostrano quanto sia differente la situazione sulla carta e nella realtà.
I due villaggi hanno un’economia basata sulla pesca e piccole attività agro-alimentari gestite con tecniche di sussistenza. Altri lavori di produzione sono da considerarsi ininfluenti per lo sviluppo economico dell’area essendo i prodotti sottopagati e i lavoratori ridotti quasi alla schiavitù.
Anche il turismo, presente nella vicina Kovalam Beach, viene sfruttato ma in modo disorganizzato e di scarso risultato.
Al contrario, il contatto col turista occidentale, mal gestito e mal vissuto, crea diversi problemi poiché sfocia in attività di spaccio di stupefacenti, prostituzione e piccola delinquenza. Il paragone con gli standard occidentali, inoltre, provoca un senso di inferiorità e di disprezzo per la propria condizione che sfocia in comportamenti antisociali, alcolismo e violenza.
Tutti i soggetti assistiti hanno un PIL inferiore alla soglia di povertà (inferiore ad 1,2 USD/dia). Le cause sono da ricercare nella totale disorganizzazione del sistema lavorativo, una completa mancanza di professionalizzazione e di scolarizzazione dei soggetti; questo sta relegando queste categorie ad uno stato di emarginazione e di allontanamento istituzionale. Un altro dato preoccupante è lo sfruttamento minorile per attività lavorative. Sebbene il governo del Kerala abbia combattuto con forza tale fenomeno, si registrano ancora moltissimi casi di abbandono scolastico per iniziare attività lavorative sin dall’età di 8 anni.
Sintesi del progetto
La SISP da anni sta promuovendo una serie di attività a sostengo di bambini e bambine che, spesso abitano lontani dal centro. Durante il primo periodo, quando la SISP non era fornita di un mezzo di trasporto adatto, si registrava un tasso di abbandono molto alto causato proprio dall’impossibilità economica ed operativa per gli studenti di recarsi a scuola. Molte famiglie, soprattutto delle bambine, spaventate dai tanti atti di violenza registrati anche nella zona, preferivano rinunciare all’opportunità offerta loro, piuttosto che mettere a rischio la vita dei propri bambini.Proprio per questo motivo LELIA onlus, già nel 2005, ha provveduto a sostenere l’acquisto di un pulmino che, sebbene di seconda mano, aveva temporaneamente permesso di proseguire con il programma. Grazie al mezzo, oltre ad aumentare il numero di studenti fino e a trasportarne circa 125 ogni giorno, si sono potute sviluppare molte attività che hanno portato ulteriori benefici. Oltre ai “nostri” studenti la SISM oggi offre servizio di trasporto a 38 giovani alunni che avevano abbandonato la scuola pubblica proprio per mancanza di trasporto andando a recuperare i bambini in 28 villaggi diversi (alcuni molto distanti). In aggiunta al servizio di trasporto scolastico, il pulmino è servito per accompagnare i bambini a visite guidate e gite, gli anziani in ospedale e le donne delle micro-cooperative ad acquistare prodotti che, una volta lavorati, venivano rivenduti nei loro villaggi.
Oggi c’è la necessità di acquistare un pulmino nuovo e più grande essendo aumentato il numero dei beneficiari così come l’area di intervento. A tal proposito, infatti, abbiamo ricevuto richieste di assistenza anche da altri villaggi della zona, più lontani rispetto a quelli sopraddetti e che, a causa del loro maggiore isolamento, registrano casi di disagio e povertà ancora più gravi.
Organizzazione e budget
Costo totale: 13.700 EURContributo richiesto alla Herrod Foundation: 5.000 EUR
Contributo Lelia onlus: 5.700 EUR
Contributo altri partner europei: 3.000 EUR